Una famiglia chiamata NAPOLI

Avete mai sentito “Vedi Napoli e poi muori?” Questa città ha qualcosa di unico e speciale tanto da fartela entrare nell’anima e desiderare di non andartene più. Prima di arrivare a Napoli mi ero fatta un’idea di quello che più o meno avrei visto, ma mi ha letteralmente stupita. Saranno forse le mie origini campane, ma l’ho sempre sentita parte di me. Napoli sembra una città a sè stante, un’unica grande famiglia che come arrivi ti apre le porte di Casa. E sottolineo Casa, con la C maiuscola.

A Napoli è impossibile sentirti sola; non lo sarai mai.

Io tendo ad essere una viaggiatrice solitaria, amo stare secondo i miei ritmi, fare quello che voglio io come voglio io. Mi piace organizzare tutto senza dover tener conto di altre teste. Adoro camminare, farmi i miei 25- 30 km al giorno (sì, sono pazza), eppure mi sembra l’unico modo per godermi a pieno il mio viaggio. Non mi piace perdere tempo, devo viverlo senza tralasciare nulla.

A Napoli ci sono andata più di una volta (e non in compagnia) eppure mai, mai mi sono sentita sola. Nemmeno la notte. L’accoglienza, il calore, quel senso di appartenenza che si respira in ogni angolo. Quell’aria di festa e di gioia anche per la cosa più frivola. Quel bisogno di celebrare il solo e puro amore verso la propria città. Come durante la vittoria dello scudetto.

Io ci andai. Per strada non si camminava, clacson impazziti a qualsiasi ora del giorno e della notte, un brivido continuo mentre si percepiva la voglia di ringraziarla per l’evento storico che aveva permesso ai loro cittadini di vivere quell’emozione.

Napoli ti coinvolge, ti accoglie, i sorrisi dei suoi paesani diventano i tuoi… E tu ne diventi parte.

Se desiderate un piccolo assaggio su ciò che troverete se deciderete di visitarla, leggete il mio articolo “Weekend a Napoli” https://lavaligiadeisogni.altervista.org/weekend-a-napoli/ … Chissà, magari accenderò la vostra curiosità! 😉